Ventennale

COMANDO ACCADEMIA MILITARE

Foglio d’Ordine N. 41                                                                                                             Modena, 5 aprile 1986

CELEBRAZIONE DEL 20º ANNIVERSARIO
DELL’INGRESSO IN ACCADEMIA DEL 22ºCORSO

Indirizzo di saluto del Comandante dell’Accademia Militare, Gen. B. Giovanni BRUGNOLA

       Prima che questa cerimonia, serena e avvincente, abbia inizio, consentitemi, Ufficiali del 22º Corso, di ricordare un Allievo che un tragico destino ha impedito di essere qui con noi, oggi. Invito tutti, e a maggior ragione coloro che con Lui hanno diviso giorni lieti e momenti di impegno in questo Istituto, ad elevare un pensiero affettuoso alla memoria di Leopoldo ANASTASIA, che un tragico appuntamento con il suo destino ha rapito all’affetto dei Suoi cari e di noi tutti, mentre, ci piace ricordarlo così, aveva negli occhi e nel cuore i pensieri ricchi di nostalgia e di amore che accompagnano i nostri Allievi al rientro dalle licenze.
       Il 166º Corso, già duramente colpito dalla scomparsa del Suo precedente, indimenticabile Comandante, il Ten. Col. GENCO, riserbi in un angolo del suo generoso cuore una luce per ricordare negli anni a venire la figura ricca di gioventù e di simpatia ed il sorriso vivido e sereno di Leopoldo ANASTASIA.

Allievi del 166º e 167º Corso,
    ancora una volta ed a breve scadenza di tempo, ci troviamo riuniti in questo Cortile d’Onore, al cospetto della nostra Bandiera, per legare con una significativa cerimonia il passato al presente, per scorrere una pagina della nostra storia più prossima, per rendere omaggio al 22º Corso, che qui si ritrova dopo 20 anni per rivivere quell’atmosfera che si forma ed aleggia tra queste mura, dove è possibile, senza paura di retorica, riprovare oggi le stesse emozioni, gli stessi sentimenti, gli stessi fremiti di un tempo.
        Sappiate trarre dalla loro presenza motivo di conferma alla vocazione che vi ha portati su questa splendida, ma non facile, strada.
       Accettate con fede la fiaccola che oggi vi viene passata dal 22º Corso e formulate nel vostro animo il proposito di essere degni di coloro che oggi sono schierati di fronte a voi e che costituiscono una cospicua parte della struttura di Comando del nostro Esercito e che con dignità, capacità e spirito di sacrificio ne assolvono le grandi responsabilità.

       Ufficiali del 22º Corso,
questo rinnovarsi di incontri, ogni anno, qui nel Cortile d’Onore del Palazzo Ducale, nel solco di una ormai consolidata tradizione, è motivo per noi di profonda soddisfazione e di intimo orgoglio.
       Noi che continuiamo il lavoro dei vostri educatori di un tempo, che con piacere vediamo ancora tra di voi, ed i giovani schierati davanti a voi in atto di omaggio, vi siamo grati perché ci attestate che certi sentimenti non si perdono con il tempo, ma anzi con il tempo si rafforzano e si convalidano.
       Sono certo che le mura, le colonne e gli archi che ci circondano risveglieranno in voi tanti ricordi e tante emozioni; sono certo che nello sguardo e nel viso dei vostri vecchi compagni di camerata scoprirete i sentimenti e gli echi della vostra giovinezza; sono certo che, tra poco, quando renderemo omaggio ai Caduti, cercherete invano i vostri compagni che, usciti da qui con voi, ora con voi non sono ritornati.
       E avete voluto che con voi fossero le vostre spose, i vostri figlioli, per far toccare, sentire, respirare questa atmosfera indescrivibile che avvince ciascuno di noi sin dal suo primo ingresso tra queste sacre mura e che diventa sangue del nostro sangue e più non ci lascia per tutta la vita.
       E la conferma, la riprova della bontà della vostra scelta di 20 anni fa non la trovate nei vostri più cari ricordi, ma negli sguardi degli allievi del 166º e 167º Corso, che rendono onore al Vostro Corso, e che da questa cerimonia traggono la testimonianza più autentica che l’atmosfera che qui si respira non è fatta solo di memorie, ma di vivente, sempre rinnovata spiritualità.
       Essi vi assicurano oggi che il loro impegno continua con la stessa serietà di intenti, la stessa coscienza e la stessa fede che vi legò alle nostre Istituzioni vent’anni fa.

Allievi di oggi e Allievi di ieri,
      questa immutata continuità di intenti e di pensiero è la nostra validità di sempre, il nostro più alto titolo d’onore.
      Sono ormai più di trecento anni che questo Istituto tiene fede, con dedizione e sacrificio, a questi impegni e possono testimoniarlo gli oltre centodiecimila Allievi usciti dai nostri ranghi, garanti, nei nostri confronti, che questa esuberante carica non si esaurirà nel tempo, ma la ritroveremo intatta al prossimo appuntamento, ben oltre l’anno duemila, quando il 22º Corso sarà qui per il suo quarantennale e gli Allievi di oggi saranno al proprio raduno ventennale, che tutti ci auguriamo sia, come oggi, lieto, sereno e ricco di rinnovati ricordi.

Messaggio di saluto del Capocorso del 22º Corso, Ten. Col. t. SG Amilcare CASALOTTO

      Interpretando i sentimenti degli ex-Allievi del 22º Corso, ringrazio il Comandante dell’Accademia Militare per l’indirizzo di saluto e per le espressioni di stima che ha voluto rivolgerci.
      Esprimo altresì la più viva riconoscenza a tutto il personale del Quadro permanente per il generoso impegno profuso per la perfetta riuscita di questa significativa cerimonia.
      Rivolgo un saluto particolare ai nostri ex-Comandanti, Insegnanti ed Istruttori che ricordiamo con immutata stima ed effetto, ad essi va la nostra profonda gratitudine per aver modellato il nostro carattere ispirandosi ai valori più puri dell’etica militare e per averci indicato un codice morale che ci ha validamente sostenuto nei frangenti più difficili della nostra professione.
      Formulo agli Allievi del 166º Corso “Dignità” e del 167º Corso “Fermezza”, schierati in armi, l’augurio di un avvenire fulgido, coronato dal raggiungimento di traguardi prestigiosi.
      Sento il dovere ora di volgere un commosso pensiero ai nostri Colleghi che un destino inesorabile ha rapito all’affetto delle famiglie ed all’amicizia di noi tutti.
      Hanno lasciato dolorosi vuoti, ma sono spiritualmente qui accanto a noi il Capocorso Guido LANDUCCI, la Medaglia d’Oro al Valor dell’Esercito Salvatore FORTUNATO eroicamente sacrificatosi nell’adempimento del proprio dovere di Comandante, ed ancora: Pasquale BARRESI, Biagio FERRARA, Pietro GALLI, Renzo MARRAI, Gianrolligo PINI e Sandro SCHIOPPA.
      Essi non scompariranno nell’oblio, ma vivranno nei nostri cuori accomunati nel ricordo di tutti gli ex-Comandanti, Istruttori e Docenti immaturamente scomparsi.
      Amici del 22º Corso, in questa giornata densa di contenuti evocativi, riviviamo - circondati dall’affettuosa partecipazione dei nostri famigliari - le ansie, gli entusiasmi, le antiche amicizie, l’incondizionato impegno che hanno vivificato gli anni della nostra giovinezza.
      Tra poche ore, dopo l’ultimo abbraccio, quando l’atmosfera suggestiva di questa cerimonia si sarà dissolta, ritorneremo alle nostre sedi dislocate in tutte le regioni d’Italia, dove ci attendono le crescenti responsabilità del diuturno servizio.
      Ci accompagni l’impegno di mantenere forti e sinceri i vincoli d’amicizia che oggi abbiamo ravvivato, affinché il 22º Corso continui ad essere “UNA ACIES”, una sola schiera indissolubile, come ora e come vent’anni fa.