Accademia Militare - 22°Corso
Makπ100

                                La stecca accademica

Maggio. Andiamo:è tempo di migrare
Ora in terra d'Emilia i Kappelloni
lascian d'esser novizi e vengon verso noi;
a diventar Anziani essi s'avviano
dopo tanta pompa e imbranatura;
prendon la nostra Stecca ch'è segno
d'anni passati con onore,
fatiche, severi studi, ancora
sacrifici e disciplina dura.
Tienila stretta, Kapp, non la sporcare;
più di noi onorala, se puoi.

Nelle camerate fervono i preparativi; ognuno vuole essere impeccabile per la sua notte di sogno. L'orologio della torre batte dieci lunghi rintocchi; gli stessi rintocchi che hanno scandito le ore in tanti giorni di duro lavoro, ora danno il via ad un susseguirsi di emozioni e di gioie. I colori austeri del Palazzo sorridono, velati da una luce che ricorda l'antico splendore. Il suono della musica si diffonde nella notte stellata; nelle sale le luci si riflettono come altrettante stelle. ..Più tardi la musica svanirà; comparirà l'abito di sempre; nell'animo resta però la gioia serena della conquista di una vita attesa!

Oh debuttante,
ci rivedremo mai
vita durante?
Tanto il vorria;
non potrò scordarti mai,
tu sei per me
come il primo amor.